Con la Sentenza n. 19161 del 2 agosto 2017 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno chiarito i confini che intercorrono tra le figure del mediatore, del procacciatore d’affari e dell’agente, e sono giunte ad affermare che anche il procacciatore d’affari – essendo sostanzialmente un “mediatore atipico” – è tenuto ad iscriversi all’albo dei mediatori per maturare il diritto alla provvigione. Continua a leggere